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domenica 6 febbraio 2011

Padrone di proprietà

Io non sono un Padrone….

Io non sono un Padrone che volge alla banalità.

Io non sono e non sarò un Padrone di proprietà.

Io non sono un Padrone che prende e che niente da.

Il mio credo è dare amore al fiore che arsura ha.

Se nel gesto dei miei occhi vedrai il corpo tuo.

Dolce schiava che rammenti chi sei solo quando arriva il buio.

Agognando una parola lieve per non dire basta.

Il tuo sogno come le tue labbra son qui sulla mia asta.

Una sera d’estate una schiava mi raccontò

Che in un altro luogo di mondo un mito sono e poi sarò.

Ma la vera mia forza che mi soppravvivera

Sono le gesta mie di semplicità

Le tantissime parole non pervadono il mio cuore.

E più tanto resto solo e meno ne sento il dolore.

Io non sono un Padrone che non guarda la crudeltà.

Ed il verso del guerriero che la mia lama mi darà.

Col carattere forgiato dalle menti in cui sono entrato.

Turbine tempesta e grandine del peccato

Io non sono un Padrone che osserva l’esteriore qualità.

Io non sono e non sarò mai un Padrone di proprietà.

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