La notte di una schiava
Sia caldo sia freddo irritato o clemente
Il buio arriva nel tempo indecente
Sorseggia gli umori di una piccola mano
Trasudano i pori di un fuoco villano
Non c’è spiegazione non c’è logica distruttiva.
Solo la mano non si pente lasciva
E l’anima e il corpo si girano contorti
E i pensieri son lì sempre più sporchi
Ma non vi è la sporcizia in quello che fa
Cerca soltanto la felicita
La notte felina che la ghermisce
La notte silente che non la tradisce
Il pensiero che cerca sbocchi immortali
Si usa e consuma di gemiti carnali
Giunge improvvisa nessun annuncio che accada.
Cerebrale orgasmo di una notte da schiava
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